Mi è sempre sembrata una scemenza

donnaleonardo

Qualche tempo fa ho sentito e letto Luciana Littizzetto ribadire un concetto che ho ricordo fin dall’adolescenza: l’emancipazione femminile (e quindi il progresso dell’umanità intera) potrà dirsi realizzato quando una donna stupida avrà rovinato la vita di (almeno) un uomo intelligente. A parte che a me il risultato sembra che sia stato ampiamente raggiunto e superato. A parte che, tanto per fare un esempio, guardando la composizione del governo e le conseguenze dell’operato di alcuni elementi, non si dovrebbe che convenire con tale mia opinione. A parte tutto ciò, mi è sempre sembrata una idiozia colossale.

8 Responses to Mi è sempre sembrata una scemenza

  1. Lisa ha detto:

    Beh, perché una scemata colossale? La boutade della Littizzetto rimanda un’immagine capovolta della questione: una donna stupida che è in grado di rovinare la vita a un uomo intelligente non è affatto stupida, così come quell’uomo si rivela non essere affatto intelligente. La domanda è, casomai, se l’emancipazione femminile sia bloccata nella sua evoluzione più dalla presunta intelligenza delle donne piuttosto che dalla presunta stupidità degli uomini…

  2. sandro zagatti ha detto:

    Mi sembra una maniera inesatta di porre la questione. Ci sono sempre state donne che hanno sempre rovinato la vita agli uomini (ai figli, ai mariti, ai fratelli, ai generi) cosi come il contrario, e la cosa non ha nulla a che vedere con l’emancipazione. Mi sembra che troppo spesso si confonda l’emancipazione femminile con la guerra dei sessi, che sono cose completamente diverse. La prima va posta come modifica dei rapporti personali ed etico-sociali, travalicando la distinzinoe di genere, poiche’ la sua esigenza va ben al di la’ del rapporto uomo-donna. Banalizzando, il maschilismo storico e’ uno strumento di controllo della collettivita’ (non solo degli uomini) avverso comportamenti e stili di vita che altererebbero l’ordine sociale costituito, e non un mezzo maschile per conculcare volonta’/desideri/diritti delle donne. In particolare, infatti, il maschilismo e’ un sentimento molto piu’ radicato nelle donne (in certe donne) che negli uomini. Chi conosce le comunita’ rurali lo sa bene.

    Quindi ripeto, la boutade della Littizzetto e’ una rozza banalizzazione di un principio errato.

    • Lisa ha detto:

      > In particolare, infatti, il maschilismo è un sentimento molto più radicato nelle donne (in certe donne) che negli uomini.
      Appunto. In questo senso mi riferivo alla “presunta intelligenza delle donne” che potrebbe stare alla base della mancata emancipazione.
      Probabilmente non mi sono spiegata (o magari non ho capito la battuta della Littizzetto che, per inciso, mi fa ridere ma non credo sia un guru): io percepivo un’ironia di fondo (grezza, d’accordo) per cui si voleva arrivare alla conclusione che gli uomini sono “comunque” stupidi…se un uomo intelligente si fa fregare da una donna stupida, diciamo che qualche dubbio sulla sua intelligenza sorge, no?
      Però, a parte questo, è vero che come dici tu si tratta di un modo errato di porre la questione sull’emancipazione che dovrebbe certamente essere sia maschile che femminile e che è proprio il contrario della guerra tra sessi (semmai è il frutto di una cooperazione).

  3. sandro zagatti ha detto:

    La battuta della Littizzetto riprende un concetto piu’ volte reiterato, e che ha segnato, in varie forme, una generazione. La logica aberrante del quotismo (qui ci va messa una donna in quanto donna anche se avremmo 100 uomini meglio di lei) ne e’ la conseguenza piu’ evidente e nota.

    Gli uomini fregati dalle donne stupide ci sono e temo che lo siano non perche’ stupidi, ma perche’ (appunto) un certo modo di intendere l’emancipazione le ha “socialmente ma singolarmente fregati”. Magari privatamente mi posso spiegare meglio.

    • Lisa ha detto:

      < un certo modo di intendere l'emancipazione li ha "socialmente ma singolarmente fregati".

      scusa, però se questo è riferito al quotismo (che, concordo con te, è una cazzata) ricordo che, per esempio, sono anni che le donne fanno meno carriera perchè "a rischio figli"…

      • Lisa ha detto:

        … certo (mi autocommento pure… vabbè) prima del femminismo però non c’era nemmeno la possibilità di pensare a una carriera… poi si arriva all’estremo opposto, e cioè che per forza devi mettere un tot di femmine in determinati posti, ma sai quanti colleghi maschi hanno un grado gerarchico superiore e magari immeritato?

        Anche io posso spiegartelo privatamente 🙂

  4. sandro zagatti ha detto:

    Ops. non ho visto che wordpress ha aggiunto il tasto “replica”. lo usero’.

  5. mary b. tolusso ha detto:

    ritengo totalmente surreale tirare in ballo analisi forzate sull’emancipazione femminile per la zoccolaggine di uomini e donne, ma certo si dice “zoccola” e non “zoccolo”. aggiungo che la miglior battuta fattami è stata: “perché ti hanno fatto studiare?”. ho riso molto. fa caldo ragazzi, ste discussioni sono come destra e sinistra, non esiste più gioco di ruoli, il male e il bene, come disse harry potter: esiste solo il potere e quelli troppo deboli per averlo. io per lo meno, riflesso su me stessa, tento di affrontarmi così. o sono debole. o sono energica. e non maschio o femmina.

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